I borghi del Casentino

Pratovecchio – Stia
alle sorgenti del fiume Arno
Alle pendici del Monte Falterona, proprio all’estremo nord della valle, troviamo questo comune, incastonato tra la Romagna e la provincia di Firenze. Castelli, pievi romaniche e borghi porticati rimandano ad un passato ancora tangibile, che suggestiona ed emoziona. Tutt’intorno invece la natura maestosa del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi regala panorami indimenticabili.

POPPI
il Castello e l’eredità dei Conti Guidi
La storia di questo borgo, annoverato tra i più belli d’Italia, è legata a quella di una nobile famiglia, quella dei Conti Guidi, che qui fecero edificare il castello oggi simbolo dell’intero Casentino. Il maniero che svetta sulla sommità del colle rappresenta infatti la cartolina casentinese per eccellenza. All’interno di questo territorio storia, arte, spiritualità e natura si uniscono, facendo di Poppi una meta imprescindibile per qualunque viaggiatore transiti per questa splendida valle.

Castel San Niccolò
il paese della pietra
L’antica tradizione della lavorazione della pietra è mantenuta tutt’ora in vita dagli artigiani di questo comune. La pietra caratterizza Castel San Niccolò non solo nella produzione artigiana, ma anche nell’aspetto. Il paese di pietra è dominato dall’alto dal colle di Ghianzuolo, sul quale si trovano la parte più antica del borgo e un austero maniero, oggetto di storie e leggende locali.

Montemignaio
il paese degli alberi di Natale
Poco distante dal Passo della Consuma, che collega il Casentino a Firenze, questo piccolo borgo montano è conosciuto per la produzione di abeti natalizi e per il paesaggio che lo circonda. Avvicinandosi al paese, si scorgono i resti del suo antico castello e delle mura, che rimandano alle sue origini medievali ed offrono scorci caratteristici.

Talla
il paese della musica
Secondo la tradizione, è proprio qui che nacque Guido Monaco, inventore della notazione musicale, anche se vi sono altri luoghi che ne rivendicano i natali. Questo piccolo paese montano presenta un centro ben curato e tenuto, dal quale si dirama una serie di vie e sentieri che conducono verso le sue frazioni, abbarbicate sulle montagne, ed i suoi castagneti, antica fonte di sostentamento nonché tratto distintivo di questo affascinante territorio.

Ortignano – Raggiolo
i mille colori della natura
Tra ruscelli e castagneti, la natura di questo territorio cambia continuamente veste, come fosse dipinta ogni volta con una diversa tavolozza di colori. I due borghi che danno il nome al comune sono due gioielli in pietra arroccati su piccole colline, i cui vicoli offrono scorci suggestivi dando l’impressione di luoghi incantati in cui il tempo si è fermato.

Chitignano
sulle tracce dei contrabbandieri
Questo paese immerso nel verde nasconde un passato assai curioso, legato al contrabbando della polvere da sparo e del sigaro, ma la sua storia ha radici ben più lontane, come testimonia l’antico castello degli Ubertini che domina l’accesso verso il piccolo centro abitato. Un altro segreto di questo luogo è nascosto nelle sue acque sorgive, un tempo ritenute magiche, e che ancora oggi richiamano in pellegrinaggio turisti e visitatori.

Castel Focognano
antico avamposto montano
Posto a controllo della viabilità verso il Pratomagno ed il Valdarno, questo borgo circondato da monti e colline porta ancora su di sé i segni del Medioevo. Tuttavia il territorio di questo comune era già frequentato in tempi antichissimi, come testimoniano i resti della vicina Pieve a Socana, dove una magnifica pieve romanica nasconde sul retro un’antica ara di origine etrusca.

Chiusi della Verna
il luogo dello spirito
Il profilo del suo monte è riconoscibile da tutta la vallata e rappresenta il cuore della spiritualità di questa valle: proprio qui infatti, poco prima della sua morte, San Francesco ricevette le stimmate. Il santuario francescano è sicuramente il fulcro di questo paese e ne permea l’aura con un grande senso di pace. Tutt’intorno una natura meravigliosa fa da completamento a questa beatitudine che si respira ad ogni passo.

Bibbiena
la “capitale” della valle
Borgo medievale ma dall’aspetto rinascimentale, Bibbiena domina dall’alto di un piccolo colle l’intera valle del Casentino. Si tratta infatti del principale centro della valle, sia per popolazione che per attività produttive. Le strade del suo centro storico sono abbellite da chiese e palazzi signorili per poi sfociare sulla piazza principale, piazza Tarlati, un vero e proprio “salotto” con affaccio panoramico. Per chi si trova a visitare le meraviglie di questo territorio, Bibbiena è una tappa imperdibile.

Subbiano
una terrazza sull’Arno
Situata sulla sponda sinistra del fiume, Subbiano intreccia la sua storia con quella del corso d’acqua, come testimoniano i suoi vecchi mulini. Addentrandosi nel paese, si giunge ai piedi dell’antico castello e della torre longobarda e si respira il passato medievale di questo borgo. Intorno ad esso, le ordinate campagne coltivate si alternano a rigogliosi boschi di quercia, castagno e faggio.

Capolona
tra vitigni, ulivi e piccoli borghi medievali
Nell’estremità meridionale del Casentino, dove questo incontra il Valdarno, la campagna si apre come un ventaglio ed è ricamata da filari di viti ed ulivi. In questo scenario suggestivo, Capolona raduna sotto di sé una famiglia di piccoli borghi e racconta una storia curiosa e singolare, risalente al medioevo e all’origine del suo nome.
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